#ItaliaLoveLis – a favore dell’approvazione della legge nazionale sul riconoscimento della Lingua Italiana dei Segni
Sembrerà bizzarro ma amo il silenzio.
Ne sono terribilmente affascinato e mi ci trovo a mio agio. Nell’assenza di rumore acuisci percezioni altrimenti sopite e che magari non avresti mai scoperto di avere. Nulla di copernicano, basta immergersi sott’acqua per capire a cosa mi riferisco.
Il caso poi mi ha fatto incontrare diverse persone sorde nel corso della vita. Ho colto immediatamente la loro particolare sensibilità e la mia frustrazione nel non poter comunicare nella loro stessa lingua, in quello ‘strano’ codice del silenzio. E’ così che mi sono trovato davanti a un problema d’inclusione sociale di una minoranza linguistica e culturale che non va per questo dimenticata, né tagliata fuori. Di certo non da me, convinto come sono che a tavola come nella vita tutti ci nutriamo degli stessi piaceri.
![](http://www.chefrubio.it/wp-content/uploads/2016/06/about-header-banner.jpg)
In attesa che anche lo Stato italiano riconosca la Lingua dei Segni Italiana (LIS) come lingua ufficiale, mi sono dato da fare e così a settembre 2014 ho iniziato a studiarla presso l’ISSR – Istituto Statale per Sordi – Roma. Mi si è aperto un mondo e sono solo all’inizio: come per il giapponese anche la LIS ha mille concetti e sfumature espresse in un solo termine/segno. Non è una lingua semplice da imparare, richiede esercizio, frequenza e costanza che fatico a mantenere a causa degli impegni da Chef.
Nonostante questo, la professionalità e il supporto dei docenti sordi dell’ISSR in meno di un anno mi hanno portato a una certa fluidità nella LIS e laddove non conosco i termini m’improvviso mimo disinvolto, alla Marcel Marceau. Non senza conseguenze ‘petalose’.
E’ capitato infatti che per talune parole riferite alla cucina e alla gastronomia non ci fosse un segno perfettamente corrispondente. Così, con la mia istruttrice LIS dell’Istituto Deborah Donadio ci siamo divertiti a improvvisare scherzosamente alcuni nuovi segni.
Al netto delle battute e della mia discontinuità, con la collaborazione dell’ISSR e tutta la tenacia che posso in due anni abbiamo portato a termine un bellissimo cammino culminato in un progetto di video-ricette in Lingua dei Segni di cui vado particolarmente fiero. Una web-serie partita nell’aprile 2015 con un classico della tradizione gastronomica italiana, la ‘Cacio e Pepe’, che prosegue con altre quattro nuove ricette pronte per giugno 2016. Efficaci, elementari ma ben spiegate e con un tono scanzonato rivolto a un pubblico sordo e non, ma soprattutto giovane che non ha mai cucinato e che ha bisogno di partire dalle basi, dall’’ABC’. Proprio come sto facendo io con la LIS.
Chef Rubio