credit photo Carlo Mogiani

Periferie al centro: cena di solidarietà con la Comunità di Sant’Egidio, ai fornelli c’è Rubio / Roma, 26 maggio

‘I pranzi della Comunità Sant’Egidio sono un’istituzione, un modello efficace di convivio sodale nelle realtà urbane’. Sono contento di mettermi ai fornelli al fianco di persone che agiscono continuamente in contrasto alla povertà che abbiamo sotto gli occhi, ogni giorno nelle nostre città e che troppo spesso finiamo d’ignorare indolenti. Quasi assuefatti. L’escluso non deve smettere d’interrogare la coscienza di tutti, laici e credenti così come la mia. Questa cena è un’occasione per riflettere’.

Chef Rubio

Venerdì 26 maggio 2017, Cena d’eccezione preparata da Chef Rubio per i bambini e gli anziani della Comunità di Sant’Egidio nel quartiere di Spinaceto-Tor de Cenci, presso i locali del Centro Anziani di Tor de Cenci. 

La Comunità di Sant’Egidio è presente da cinquant’anni nelle periferie romane con un’azione di promozione sociale, culturale e umana, rivolta a tutti e specialmente ai più poveri, che combatte, per usare l’espressione di Papa Francesco, la cultura dello scarto.

“I pranzi della Comunità Sant’Egidio sono un’istituzione, un modello efficace di convivio sodale nelle realtà urbane’, dice Rubio, lo chef celebre per i suoi programmi TV e per il suo impegno sociale in cucina. ‘Sono contento – prosegue il cuoco – di mettermi ai fornelli al fianco di persone che agiscono continuamente in contrasto alla povertà che abbiamo sotto gli occhi, ogni giorno nelle nostre città e che troppo spesso finiamo d’ignorare indolenti. Quasi assuefatti. L’escluso non deve smettere d’interrogare la coscienza di tutti, laici e credenti così come la mia. Questa cena è un’occasione per riflettere’.

Gli invitati sono i bambini della scuola della pace della Comunità e gli anziani del quartiere che la Comunità accompagna e sostiene perché possano vivere a casa propria.

La Comunità di Sant’Egidio è nata nel ’68 e fin dai suoi primi anni è stata presente nelle periferie più povere di Roma, lavorando per l’integrazione e la promozione dei più esclusi: bambini, anziani, persone senza fissa dimora, Creando spazi di incontro, di aggregazione e di integrazione in quartieri che ne sono ancora oggi privi, e riqualificando così ambienti urbani lasciati a se stessi. Nella convinzione che ripartire dalle periferie fa bene a tutta la città e all’intera società.

L’occasione di venerdì è un’inedito incontro tra l’arte di uno chef e i bambini e gli anziani del quartiere di Spinaceto nella periferia sud di Roma. I bambini frequentano la “scuola della pace” della Comunità, dove non si fa solo sostegno scolastico ma anche educazione alla pace e all’interculturalità: bambini italiani, stranieri e rom imparano a stare insieme e a praticare i valori della solidarietà, Gli anziani che la nostra società non considera, da sempre sono nel cuore della Comunità: non persone da scartare prive di diritti ma un patrimonio umano prezioso per tutti. Il lavoro della Comunità è anche quello di creare un ponte tra le generazioni, di cui è un esempio questa cena. Gli anziani e i bambini con i loro genitori che spesso preparano i panini per le persone che vivono per strada, venerdì sono ospiti d’onore della tavola di Rubio, A servire a tavola adulti e giovani della Comunità e alcuni ragazzi africani rifugiati.