credit Chef Rubio / Gaza

Addio Instagram, Facebook e Whatsapp: l’interazione continua su questo sito, su Twitter e Telegram

Dal 1mo luglio 2020 i miei account Instagram, Facebook e Whatsapp vengono disattivati. Continuo le mie attività di comunicazione e interazione su Twitter, presto anche su Telegram e qui sul mio sito www.chefrubio.it. Come sempre rimango attivo nei luoghi fisici, nelle piazze, nei raduni dove la libera circolazione di idee garantisce uno scambio democratico e costruttivo, capace di contraddire disinformazione, la propaganda sionista / hasbara , bugie, revisioni storiche e negazionismi, minacce, insulti, provocazioni, e odio.

Il 24 giugno scorso, ho deciso di cancellare i miei account da tutte le app social gestite da Mark Zuckerberg che – secondo una logica tutta sionista, assieme all’Anti-Defamation League (ADL) – controlla e censura la circolazione di contenuti e informazioni, violando il diritto alla libertà di espressione.
Per mesi, senza alcun preavviso o notifica, Instagram ha sottoposto il mio account a una censura soft e subdola. Si chiama ‘Shadow-ban’, un silenziamento discrezionale che mette in una zona d’ombra chi pubblica contenuti ritenuti sensibili, che contravvengono i termini d’uso. Nel mio caso, lo shadow-ban ha riguardato principalmente i post anti-sionisti e contro l’occupazione della Palestina.
Tra dicembre 2019 e gennaio 2020, ricevo le prime segnalazioni di followers che non riescono più a vedere i miei post e le mie stories nella timeline. Da gennaio a giugno, nonostante si aggiungano centinaia di nuovi followers ogni giorno, il numero totale di chi segue la mia pagina non supera mai i 740mila, per poi inchiodarsi, ad oggi, a 737mila. Anche le views delle stories da una media di 60k crollano a 5k ogni 24 ore.

A marzo segnalo il problema all’assistenza di Instagram Italia e US, da allora la risposta è un disco rotto: ‘Stiamo indagando per risolvere il problema, grazie per la tua pazienza’. Fino a che il 12 giugno liquidano il caso spiegando che ‘si tratta di un blocco che elimina followers fake e bot per garantire la sicurezza del mio account’.

Cazzate. Una spiegazione che non giustifica il mancato conteggio dei nuovi followers per oltre 6 mesi. Lo shadowban è una censura inaccettabile che viola l’art.21 della nostra Costituzione e l’art.10 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.

Per questo ho deciso di iniziare la mia disobbedienza social sulle piattaforme di Mark Zuckerberg.

Grazie a tutti coloro che in questi sette anni hanno animato il miei profili e hanno contribuito a renderli grandi e soprattutto utili. Se ci tappano la bocca è perché diciamo scomode verità.

Boicottare l’uso di Instagram, Facebook e Whatsapp è per me un gesto plateale che vuole smascherare pubblicamente il sistema di controllo deviato della grande lobby sionista oltre che rifiutare il fatto che un’azienda tech privata decida, al di sopra delle leggi, cosa possiamo dire, leggere e guardare.

#boycottfacebook #BoycottInstagram #BoycottWhatsapp